Vorrei iniziare a parlare di una tecnica terapeutica decisamente innovativa, che solo da pochi anni è giunta in Italia dagli Stati Uniti.
Dobbiamo l’intuizione, che sta alla base di questa promettente procedura risalente agli anni 80, a Francine Shapiro.
Questa tecnica combina aspetti fisiologici e psicologici, riuscendo a curare sia gli effetti psichici che quelli somatici scatenati da traumi.
E’ un metodo rapido, potente, estremamente efficace in molte patologie ove altre terapie sia farmacologiche che psicologiche devono arrendersi o contentarsi di modesti effetti palliativi.
Il concetto di trauma non sempre rimanda ad un significato obiettivo, riconducibile alla gravità di ciò che è stato subito (traumi gravi) ma, come è ovvio per chi si interessi del disagio e della sofferenza psichica nell’uomo, qualunque evento negativo può svolgere una azione disturbante più o meno intensamente traumatica in relazione alle variabili soggettive di colui che lo subisce..
L’E.M.D.R (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) sfrutta ed amplifica alcune procedure al contempo fisiologiche e psicologiche attraverso le quali tutti noi filtriamo, elaboriamo e neutralizziamo, a poco a poco, ciò che ci colpisce emotivamente nella nostra vita.
In certi malaugurati casi questi meccanismi naturali subiscono uno scacco, ma oggi possiamo andare in loro soccorso senza aggiungere niente dal di fuori, ma semplicemente riattivando al meglio questi preziosi automatismi naturali.
Dice la Shapiro: “Gran parte di ciò che consideriamo disturbo mentale è il risultato del modo in cui le informazioni vengono immagazzinate nel cervello. La guarigione inizia quando sblocchiamo queste informazioni e permettiamo loro di emergere. Io considero tale processo di guarigione come un’attivazione delle capacità di autoguarigione psicologica che è innata nella persona, così come un corpo possiede la capacità di guarirsi quando è ferito.”