Un istruttivo esperimento condotto qualche anno fa da J.V.Brady ci mostra, in maniera incontrovertibile, (anche se recentemente sulle Scienze sono apparse interpretazioni diverse e più complesse di questo esperimento) l’effetto patologico che, un tentativo prolungato di adattamento a situazioni di stress, produce in una coppia di animali.
Due scimmie vennero legate su due sedie vicine in modo che fosse per loro possibile muovere la testa e gli arti.
Furono sottoposte, ad intervalli regolari, ad una fastidiosa scossa elettrica, che tuttavia non risultava ne’ mortale ne’ direttamente nociva per la loro salute.
Una delle scimmie fu però messa nella condizione di poter evitare l’insorgenza di questa fastidiosa sensazione, (sia per sé che per l’altra scimmia) abbassando ad intervalli stabiliti una leva.
La così detta “Scimmia dirigente”, dopo che ebbe scoperto questa sua possibilità, fu spinta a mantenere una vigilanza continua, abbassando con regolarità la leva che permetteva ai due animali di starsene comodamente seduti, senza subire alcuna scossa fastidiosa.
Quando però la “Scimmia dirigente” si dimenticava di compiere l’operazione, entrambe gli animali ricevevano la stessa scossa.
La coppia di scimmie veniva sottoposta alla situazione ansiogena per sei ore e successivamente lasciata a riposo per le successive sei ore.
Dopo 23 giorni la “Scimmia dirigente” morì di ulcera perforata.
Risulta estremamente interessante notare che l’altra scimmia, sottoposta esattamente alle stesse scosse, rimase perfettamente sana. Ciò che cambiava era semplicemente lo sforzo di attenzione, la vigilanza a cui erano chiamati i due animali nella situazione sperimentata.
L’esperimento venne ripetuto più volte con altri animali e si concluse sempre con l’insorgenza di ulcere nella “Dirigente”.
Due scimmie vennero legate su due sedie vicine in modo che fosse per loro possibile muovere la testa e gli arti.
Furono sottoposte, ad intervalli regolari, ad una fastidiosa scossa elettrica, che tuttavia non risultava ne’ mortale ne’ direttamente nociva per la loro salute.
Una delle scimmie fu però messa nella condizione di poter evitare l’insorgenza di questa fastidiosa sensazione, (sia per sé che per l’altra scimmia) abbassando ad intervalli stabiliti una leva.
La così detta “Scimmia dirigente”, dopo che ebbe scoperto questa sua possibilità, fu spinta a mantenere una vigilanza continua, abbassando con regolarità la leva che permetteva ai due animali di starsene comodamente seduti, senza subire alcuna scossa fastidiosa.
Quando però la “Scimmia dirigente” si dimenticava di compiere l’operazione, entrambe gli animali ricevevano la stessa scossa.
La coppia di scimmie veniva sottoposta alla situazione ansiogena per sei ore e successivamente lasciata a riposo per le successive sei ore.
Dopo 23 giorni la “Scimmia dirigente” morì di ulcera perforata.
Risulta estremamente interessante notare che l’altra scimmia, sottoposta esattamente alle stesse scosse, rimase perfettamente sana. Ciò che cambiava era semplicemente lo sforzo di attenzione, la vigilanza a cui erano chiamati i due animali nella situazione sperimentata.
L’esperimento venne ripetuto più volte con altri animali e si concluse sempre con l’insorgenza di ulcere nella “Dirigente”.
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Tags: stress, responsabilità, psicosomatica