Leggendo una recente pubblicazione del febbraio 2007 di “Mente e cervello” si rileva che anche secondo le più recenti scoperte l’aggressività incontrollata, correlata al rischio di compiere atti violenti, ha un origine pluri-fattoriale tra cui possiamo elencare:
- predisposizione genetica,
- precoci esperienze traumatiche,
- vissuti abbandonici.
Nel 1972 si iniziò uno studio internazionale di psicologia tra i più ampi mai condotti. Si è seguito per 34 anni il destino di circa 1000 persone nate nella città di Dunedin in Nuova Zelanda.
I soggetti sono stati valutati alla nascita, a 3, 5, 7, 9, 11, 13, 15, 18, 21, 26 e 32 anni.
Da questo studio risulta che in molte persone emergono tendenze delinquenziali tra i 13 e i 15 anni per poi sparire rapidamente. Vi è poi una piccola minoranza che presenta caratteristiche antisociali già nell’infanzia e spesso permangono tali anche nell’età adulta. Questo gruppo è composto quasi esclusivamente da maschi. (In Italia ad esempio nel 2004 si sono avuti 1199 uomini condannati per omicidio contro 52 donne.) Le donne prediligono generalmente una aggressività più indiretta e meno violenta di quella maschile.