Sono da sempre innamorato delle opere di Van Gogh e ne possiedo da alcuni anni un originale.
Vengo a sapere che una nota collezione olandese, con 17 opere autentiche del maestro (tutte di ugual valore) sarebbe disponibile a vendere qualche pezzo. Mi informo e scopro che alla morte del proprietario i tre figli del miliardario si sono scontrati sul problema dell’eredità. Infatti nel testamento, per quanto riguarda la collezione, egli lasciava ai suoi figli, non in maniera uguale ma secondo una sua valutazione personale del loro valore e della loro età.
Al primogenito venne lasciato ½ della collezione, al secondo 1/3 e al terzo, un bambino, 1/18. Come si può capire, fare le divisioni e scorporare le 17 opere secondo queste percentuali, risulta praticamente impossibile.
Possedendo io una opera equivalente alle 17 della collezione mi viene in mente una trovata geniale.
Mi propongo di aiutarli e di renderli tutti ancor più ricchi e felici grazie al mio intervento.
Loro accettano di ascoltare la mia proposta con l’intesa che io avrei potuto prendere ciò che avanzava della spartizione se tutti loro fossero rimasti soddisfatti.
Presto allora il mio quadro al loro gruppo creando così una collezione più grande di 18 opere.
Posso così proporre di dare al primogenito ben 9 capolavori (più di quanti ne avrebbe dovuti avere), attribuisco al secondogenito 6 opere (anche in questo caso più di quanto avrebbe dovuto ricevere) e al terzo un intera opera del maestro (pure in questo caso più di quanto avrebbe dovuto ricevere!)
Col loro stupore alla fine della spartizione io ritiro ben due quadri lasciando i 3 fratelli più felici e più ricchi, mentre io in pochi minuti, con il loro stupito consenso, sono riuscito a raddoppiare il mio patrimonio.
Si ma come è possibile tutto ciò ?
Risposte Utenti
ilmela |
i figli (stupidi più che stupìti) non si sono resi conto che una parte del patrimonio (1/9 del totale) non è stata assegnata a nessuno di loro dal padre, infatti 1/2 + 1/3 + 1/18 = 8/9. |